Black Mirror, i colori pastello!

Nelle scorse due stagioni Black Mirror ci ha abituato ad atmosfere delicatissime, un sacco dark e soprattutto angosciose. Ora la serie del dottor Charlie Brooker è stata comprata dall'irreprensibile Netflix che ha prodotto, intanto, 6 episodi.

Nel primo di questa stagione, l'abusatissimo tema dell' “oddio la vita online è bugia fa schifo è tutto di facciata laggente fa le cose per i like gomblottoohhh” prende una forma tutta nuova.

Bryce Dallas Howard, la roscissima e bellissima figlia di Ron è la protagonista della storia ambientata in un mondo ORRIBILE dove le persone possono e devono votarsi a vicenda in termini di simpatia e, manco a dirlo, favolosità. Più stelline hai, più probabilità hai di farcela nella vita. Hai due stelle? Meh, il mutuo non te lo danno. Ne hai una sola? NESSUNO ti vorrà parlare. Con 5 raggiungi l'olimpo degli dei e, in pratica, tutti ti invidiano e ti amano a caso.

In questo mondo un po' particolare e un po' portato all'eccesso, tutto è color pastello. Rosina. Celestino. Giallino. Le gonne sono a ruota, i capelli perfetti, i vestitini anni '50, le valigie quelle di mia nonna. Un po' tipo Pleasantville ma senza il bianco e nero. SOLO PASTELLO PER SEMPRE.

Al di là della storia, la prima puntata è una delicatezza per gli occhi, il direttore della fotografia sta evidentemente ancora ridendo e tutto è perfettamente ovattato per creare un grande, enorme, senso di disagio.

Ovviamònt le altre puntate, essendo una serie antologica come le prime due stagioni, saranno una roba completamente diversa. Ciao gente che da i voti, ciao senza rosina e ciao Bryce. A me già mancano tutti.

 


IO VERAMENTE LA FAVOLOSITA'

LA FAVOLOSA RUBRICA SPIN-OFF DI IO VERAMENTE GUARDA

di Francesca Giorgetti

29 anni, ultimamente romana ma pratese per sempre. Appassionata a livelli patologici di serie tv e Maria De Filippi. Lavora in tv e scrive di serie anche su Io Veramente Guarda.

 

Dieci regali natalizi per beauty addicted

Natale è il momento giusto per smaltire almeno una parte della wishlist composta appositamente dalla beauty addicted: un mare di link, di foto, di desideri che restano lì perché non siamo ancora milionarie (ma lo diventeremo) o perché nessuno capisce che non abbiamo bisogno di un altro aspirabriciole elettrico ma di rossetti, rossetti, rossetti!

Scrivo questo post come guida per i vostri parenti, amici, zii d’America, passanti: se quello che ho scelto rientra nei vostri gusti, sentitevi libere di condividerlo con tutti loro.

1) Carolina Herrera, Good Girl

Una fragranza che sa di mandorla e caffè, di gelsomino, di fava tonka racchiuso in un packaging che rappresenta uno stiletto killer altamente instagrammabile. Chi non lo vorrebbe?

2) Sephora, Calendario dell’Avvento

Aprire una casellina ogni giorno e trovarci un cosmetico da provare: una specie di sogno che diventa realtà. Cara Sephora, fanne uno per tutti i mesi e ti saremo grate per sempre.

3) Dior, The art of beauty

Un mega librone fotografico suddiviso per colori che racconta il percorso della maison tracciato lungo la via della bellezza assoluta. Perfetto per vantarsi con le amiche urlando: Questo ce l’ho, questo mi manca.

4) Lelo, Mia2

Un rossetto speciale.

5) My beauty box

Un abbonamento per 5 sorprese cosmetiche al mese: arriva a casa, si spacchetta e ci rende felici.

6) Real Tecninques, Set di pennelli

Mi state dicendo che avete abbastanza pennelli per il trucco? Non vi crederò mai. Questi si puliscono con facilità, asciugano altrettanto velocemente e sono belli belli in modo assurdo.

7) Foreo, Luna

Un dispositivo per la pulizia profonda della pelle incredibilmente delicato che aiuta a combattere i punti neri e rende il viso splendente. L’ho detto mille volte: prendersi cura del proprio viso è un investimento duraturo.

8) Muji, Maschere in tessuto coreane

Le nostre amiche coreane ne sanno a pacchi: usano questo tipo di maschere tutti i giorni.  Questo è un kit utilissimo da portare in viaggio o da utilizzare se avete problemi di allergie: il tessuto è compresso e potete imbibirlo di tutto ciò che vi piace. E costa poco ;)

9) Kiehls, Set skincare

Con queste creme potete andare sul sicuro: nei set trovate tutto ciò che vi serve per la vostra skincare routine quotidiana e potete scegliere quella che più vi si addice.

10) Mac, Sessione di trucco personalizzata

Quanto è fantastico avere qualcuno che non solo ti trucca ma ti spiega anche quali sono i passaggi da rifare a casa per valorizzarti al massimo? Funziona per appuntamento e il costo di ogni servizio è convertibile in prodotti dello stesso valore.

 

Ok, ce l’ho fatta. Adesso vado a inviare mail credibili a tutti i parenti.


SHUT UP AND TAKE MY MAKE UP! COME ESSERE SE STESSE MA MEGLIO

di Tamara Viola

Una donna dalla chioma sobria. Socializza molto, online e offline. Puoi leggere i suoi deliri su Citazionisti Avanguardisti.

Nel tempo libero si imbelletta, legge e fa parlare i biscotti.

Il Club delle Impedite Christmas Edition

Ieri sera, come ogni ultimo giovedì del mese, è tornato il Club delle Impedite! Sorrette dalla maestria di Claudia D’Angelo ci siamo dedicate alle acconciature perfette per le feste natalizie. Abbiamo creato tutte insieme, a colpi di forcine e texturizzante, due stilosissime pettinature: uno chignon incrociato e un classico con brio, la banana con ciuffo vaporoso da pin up.

La nostra mitica presentatrice ci ha trascinate in un turbine di ricordi riguardo Capodanni in Abruzzo senza riscaldamento, festeggiamenti radical chic in solitudine ma tutti con un unico obiettivo: quello di restare indenni e riprendere l’anno come se niente fosse accaduto.

Madrine d’eccezione della serata le ragazze di Blanca Shoes che disegnano scarpe meravigliose e di grande qualità. Seguite la loro pagina facebook e andate a trovarle: ne sarete conquistate!

Vincitrice della serata la nostra inossidabile Patricia, che nonostante le evidenti difficoltà, non ha perso la fede in sé stessa e ci ha creduto fino all’ultimo, portandosi a casa la corona di Reginetta delle Impedite.

Non finisce qui: il prossimo appuntamento del Club più strepitoso della capitale è per il 26 gennaio; parleremo di ricci!

Grazie a tutte per essere intervenute, siete sempre favolose :)

 

Secret Santa: share the love!

Quest’anno noi di RiccioCapriccio abbiamo deciso di segnalarvi tutte le iniziative legate al Natale che più ci piacciono.

Apre le danze il Secret Santa, un progetto ideato dalla blogger Cinzia Ferri, mamma di A casa di Cindy, un blog che parla di musica, libri, viaggi e sogni, che siamo certi vorrete inserire nel vostro feed di letture.

 

Cos’è il Secret Santa? ll Secret Santa nasce da una tradizione che avevamo nel mio collegio universitario: ogni anno, qualche settimana prima di Natale, ciascuna di noi sorteggiava il nome di una persona a cui avrebbe dovuto fare una serie di regalini, fino ad arrivare alla festa di Natale con la rivelazione finale del proprio Secret Santa.

Era una tradizione bellissima, soprattutto perché permetteva di stringere rapporti con persone con le quali si avevano meno contatti.”

Noi la troviamo un’iniziativa bellissima e poetica, pensate che bello ricevere un regalo da una persona che non si conosce e magari scoprire di avere mille cose in comune!

 

Come si partecipa? Ecco le regole:

  1. inviate la vostra adesione mandando una mail all’indirizzo acasadicindy@gmail.com con oggetto Secret Santa 2016. Avete tempo fino a lunedì 28 novembre. Scrivete il vostro nome e l’indirizzo a cui volete ricevere il vostro regalino.
  2. Indicate a Cinzia il vostro film di Natale preferito: ne farà una bella lista da condividere con tutti voi.
  3. Il 1 dicembre vi verrà inviata una mail con il nome e l’indirizzo della persona a cui inviare il regalo: dev’essere qualcosa di semplice, magari fatto a mano, un libro, degli orecchini; qualcosa di piccolo e poco impegnativo.
  4. Quando avrete ricevuto il regalo scattategli una foto e inviatela a Cinzia: sarà pubblicata sulla sua pagina facebook.

 

Allora, siete pronti? :)

 

[L’illustrazione del Secret Santa è stata realizzata da Patrick de Il lato fresco del cuscino]

 

RiccioCapriccio sostiene Non Una Di Meno.

RiccioCapriccio è dalla parte delle donne sempre e sostiene il percorso NON UNA DI MENO.

Da oggi fino al 26 novembre, giornata della manifestazione nazionale che si terrà in Piazza della Repubblica a Roma, potrai acquistare i nostri magneti per 1.50 euro. Devolveremo parte dell'incasso al Centro Antiviolenza Centrodonna L.I.S.A.

Hai anche la possibilità di fare una libera donazione direttamente all'associazione.

Noi ti aspettiamo!

 

Domenico Starnone, Scherzetto

Prendete un burbero e anziano illustratore, incidentalmente nonno; aggiungete una coppia in crisi che ha messo al mondo un pestifero e brillantissimo quattrenne, sistemateli nella cornice della città di Napoli e lasciateli vivere in una casa piena di fantasmi, agitate e otterrete “Scherzetto”, il nuovo romanzo di Domenico Starnone, edito da Einaudi.

Illustrato da Dario Maglionico, è una partita aperta fra rimpianto e giovinezza, un gioco perfido e divertente, così come è la vita.

"Dietro la vita costumata di ogni giorno - sospirai pieno di scontento - c'è uno spiritello senza educazione che fingiamo di non vedere, un'energia che ci anima la carne debellando a scadenze fisse ogni compostezza, anche nei più composti. [...] L’ambizione spropositata se ne sta sottotono, si vergogna di sé. Ma in segreto le gerarchie fissate dal mondo le sembrano inattendibili, vuole così tanto che non sa assoggettarsi a nessun modello, a nessuna affinità, e anzi persino ciò che ammira lo ammira solo per superarlo. Sì, sì, il fallimento è un corredo essenziale delle vere grandi ambizioni. Si fallisce in funzione della grandezza, non delle piccole mete.”

Domenico Starnone, Scherzetto, Einaudi, pp. 176

Westworld, gente bella e un continuo WTF

Da qualche settimana sulla HBO e sul buon Sky va in onda Westworld, una serie difficile e complicata che ti lascia ad ogni fine puntata con un sincero “ma in chessenso?”.

La trama è più o meno questa: nell’anno duemilamille la gente ricca ha bisogno di un sacco d’emozioni forti perché “uh che noia la vita” e ad aiutarli ci pensa un parco divertimenti a tema western dove i visitatori vanno, fanno e disfanno quello che vogliono perché tanto sticazzi, il parco è abitato da androidi sintetici inconsapevoli. Sono perfettamente uguali agli umani ma in realtà sono bugie ambulanti, robot programmati per sollazzare i ricchi che vogliono vedere quanto faceva ridere la vita dell’epoca. Spoiler: non faceva ridere.

Mentre la gente si ammazza, i bordelli sono pieni di signorine di malaffare vestite benissimo con corsetti e reggicalze e cappelli e guanti (Thandie Newton bona come non mai, tra l’altro) , alcuni degli androidi iniziano a capire che “Mh, sarà che ci stanno perculando e stiamo vivendo una vita alla Giorno della Marmotta?”. Già. La rivoluzione è vicina ed è chiaro dalla puntata due. Evan Rachel Wood parla con un accento del Sud America, ha lo stesso vestito celeste ogni giorno, la stessa acconciatura coi boccoli ai lati della fronte e la stessa scucchia terrificante. Ogni giorno arriva James Marsden col suo cappello e la sua bonaggine, e nel frattempo dal quartier generale del parco Anthony Hopkins fa la sua porca figura col gilet e l’orologio nel taschino mentre tutti sono vestiti just like us. Ed Harris, in tutto ciò è un po’ invecchiato e se la scoatta vestito perfettamente con un cravattino foulard improbabile. Insomma, un trip incredibile che come ogni cosa in cui figura JJ Abrams come produttore esecutivo andrà in vacca in 15 secondi.

C’è di buono che la serie si basa su un film scritto e diretto da Crichton quindi forse c’è poco margine di insensatezza, ma chissà. Se volete sentirvi idioti per i 69’ di pilot e presumibilmente anche per i successivi, Westworld è tutto vostro.

 


IO VERAMENTE LA FAVOLOSITA'

LA FAVOLOSA RUBRICA SPIN-OFF DI IO VERAMENTE GUARDA

di Francesca Giorgetti

29 anni, ultimamente romana ma pratese per sempre. Appassionata a livelli patologici di serie tv e Maria De Filippi. Lavora in tv e scrive di serie anche su Io Veramente Guarda.

Una borsa di scuse

Il caldo. Il freddo. La pioggia. Il costo. Il fatto che sia gratis. Il sonno. Il tempo. Perché c’è l’aria condizionata. Perché non c’è l’aria condizionata. Vado stasera. Vado domani. È buio. C’è il sole. Sono da sola. C’è troppa gente. Mi stanco. Mi annoio.

“Ma come fai ad avere così costanza con l’attività fisica?” Esco tre volte a settimana, corro, soprattutto. Come faccio? Prima di tutto ho un obiettivo: prima era dimagrire, ora è essere più veloce e resistente per correre la mia prima maratona. Poi, ho imparato a riconoscere le scuse che il cervello mi mette davanti praticamente a ogni allenamento - anche gli sportivi più motivati, se sono sinceri, vi diranno che uscire alle 6 del mattino o la sera dopo una giornata di lavoro non diventa “facile”. Solo, si riesce a riconoscere il benessere che si prova e lo si mette davanti al resto. Con fatica, non neghiamolo. Quello che vi propongo oggi è una specie di gioco: il fact checking delle scuse che vi impediscono di fare sport. Valgono per la corsa, che è lì portata di mano, ma anche per la palestra o per la piscina.

Sta arrivando l’inverno, la prima cosa che verrà in mente è che dovete smettere di uscire a correre perché “fa freddo”. Allora. Parliamone ragazze. L’inverno a Roma non è inverno. Vengo da Torino, ho vissuto in Norvegia, se la temperatura non scende sotto zero siamo tranquille. E anche in quel caso si può uscire con precauzioni. Il freddo è una barriera facilmente superabile con una cosa che noi amiamo: un po’ di sano shopping in un negozio sportivo. Una tutina dai colori flashanti, giacca antivento e via. Non vestitevi troppo però: il corpo in attività fisica percepisce almeno 10 gradi in più di quelli indicati dal termometro. Di solito sopra i 10 gradi uso ancora le maniche corte, ma, in caso copro bene le orecchie con una fascia.

“Non ho tempo”. È impossibile. Ce l’hai. Devi solo trovarlo. Mezz’ora la mattina prima di andare a lavoro? Mezzora in pausa pranzo? Il sabato? La domenica? Quando torni a casa? 30 minuti. All’inizio conceditene solo 30. Cronometra quanto tempo stai su Facebook quando torni dall’università o da lavoro e poi dimmi se non puoi usare gli stessi minuti per una corsa.

Se invece pensi di poterti ricavare almeno un’ora, possiamo anche considerare la palestra o la piscina: per me questi due luoghi erano dei mangiatempo incredibili, nella mia mente andare in piscina occupava almeno 3 ore della giornata. “Oddio la pisciiina, devo avere mezza giornata libera”. Falso. Prepari la borsa la sera prima, trovi una piscina vicino a casa o vicino al lavoro e unisci il percorso per andarci a quelli di andata/ritorno dall’ufficio. 40 minuti di vasche, più 20 di doccia/capelli (i miei non si asciugano mai, se siete fortunate ci mettete anche di meno).

Ora tocca a te. Cosa ti impedisce di fare lo sport che preferisci? Se vuoi, scrivilo tra i commenti e factcheckiamolo insieme.

PS: Questa nella foto è Valeria Straneo, maratoneta olimpica italiana (corre i 42 chilometri in 2h23'44", meno di quanto ci metterebbe un autobus Atac). Anche Valeria odia il freddo, il vento e la pioggia. Anche lei vorrebbe starsene sotto le coperte al mattino. Non credeteci quando vi dicono che è "facile". Ma credeteci quando vi dicono che è bello.

 

 


SHOOT THE RUNNER

di Donata Columbro

Giornalista e consulente digitale con una missione: aiutare le storie a incontrare i lettori. Scrive di Africa e attivismo digitale su Internazionale, Wired Italia, Vita.it. Corre per godersi Roma quando non c'è nessuno per strada e lo racconta spesso su Snapchat (@dontyna).

 

The young Pope: Jude Law, il papa bono.

Nel mondo accadono cose incredibili. Tipo che Sorrentino piace e riesce a vendere cose agli americani. Al principio fu La Grande Bellezza e adesso con un colpo di tacco è arrivato Il Papa giovane e bono interpretato da Jude Law.

Sky, Canal+ e HBO sono la combo micidiale che ha prodotto la miniserie del buon Paolo con un cast rispettabilissimo. Oltre al culo di Jude Law, presente in una delle prime scene e che un po’ ti ripaga di tutte le aspettative, ci sono un magistrale Silvio Orlando che mi parla pure un inglese decente, Stefano Accorsi nei panni di un gggiovane Presidente del Consiglio (Renzi anyone?) e Diane Keaton. Sorrentino è riuscito a convincere DIANE KEATON. Maybe lei aveva bisogno di soldi, Maybe Olga ha tradotto male quello che diceva il regista, ma Diane c’è ed è una suora che ha cresciuto Jude Law e che così a occhio pare cattivissima.

Inutile dire che il costumista della serie è bravone. I vestiti del Papa sono BELLISSIMI e tutta la prima puntata è un sobrio tripudio di rosso, bianco e oro ed i cappelli di Jude Law sono già storia, quasi quanto il bipolarismo del Santo Padre che interpreta. Dicono tutti che Sorrentino o lo ami o lo odi e insomma pure qua l’effetto “o sei con me o sei contro di me” è abbastanza forte. Stai i primi minuti a farti le menate su cosa rispondere quando ti chiederanno cosa ne pensi, poi Jude fuma una sigaretta e di queste sottigliezze tipo “AH CHE FOTOGRAFIA RAGAZZI CHE FOTOGRAFIA!” te ne sbatti altamente perché ti ricordi che lui era Alfie e giocava a biliardo in camicia blu mentre fumava. E ad Alfie tu DEVI voler bene. Anche a Silvio Orlando, che gli devi fare se non abbracciarlo stretto stretto ricordandoti di quando interpretava il Professore ne La Scuola?

E le prime decine di minuti passano così mentre ti aspetti un fenicottero o una giraffa che spuntino in Piazza San Pietro, ma al loro posto purtroppo c’è solo un grande green screen improbabile che fa da sfondo a un Papa che fa il suo primo discorso sensato nella storia della Chiesa.

La seconda stagione, ovviamente, è già stata riconfermata. Perché Sorrentino può, noi un po’ meno.

 


IO VERAMENTE LA FAVOLOSITA'

LA FAVOLOSA RUBRICA SPIN-OFF DI IO VERAMENTE GUARDA

di Francesca Giorgetti

29 anni, ultimamente romana ma pratese per sempre. Appassionata a livelli patologici di serie tv e Maria De Filippi. Lavora in tv e scrive di serie anche su Io Veramente Guarda.

 

La prima volta

Sono le 7:45 di un martedì mattina e mi chiedo come sia possibile che solo un'ora fa io stessi dormendo beata sotto le coperte. Ora invece vado avanti e indietro per una corsia di venticinque metri piena d’acqua e cloro. Solo un anno fa mi sembrava inimmaginabile, nonché contrario alla convenzione dei diritti umani di Ginevra, poter fare attività fisica prima di mezzogiorno. Invece eccomi qui, nel cuore della notte, per citare zia Mame, a sgambettare su e giù in stile libero sperando di coprire almeno una distanza di 1500 metri in 50 minuti senza svenire davanti all’ottantatrenne che condivide con me la corsia. Sei autonoma sui 2 km?, mi ha chiesto il coach prima di darmi la tabella di allenamento. “Cosa vuol dire?”, ho pensato, anzi, forse gliel’ho anche detto. Prima di avere un allenatore non avevo mai misurato la distanza percorsa in piscina: venti vasche mi sembravano già abbastanza per concedermi una melanzana alla parmigiana serale. Devo dire la verità: il mio sport non è il nuoto, è la corsa, ma sono momentaneamente in pausa per un infortunio e, per il bene mio e di chi mi circonda, ho dovuto cercare un'attività sostitutiva per evitare crisi isteriche da astinenza di endorfine.

Tutto lo sport è quella cosa che ti riempie la vita di prime volte: "Toh, chi l'avrebbe mai detto!", è una frase che ripeto spesso da quando ho cominciato a correre, tre anni fa. Settembre 2013, era appena arrivato Spotify su mobile in Italia e le temperature esterne permettevano di uscire senza sentire troppo freddo per rientrare subito o troppo caldo per svenire per strada. La prima volta che ho corso 38 minuti di seguito ho incrociato mia madre per strada e sono andata a dirglielo. Poi ho cominciato a guardare a quanti chilometri corrispondessero quei minuti di fatica ininterrotta. E la prima volta che ho corso per 8 chilometri ho baciato l’asfalto. Giuro. Era successo dopo tre mesi, dicembre, tre mesi di uscite e miglioramenti. E di "toh guarda, non muoio se non mi fermo quando ho il fiatone".

La prima volta che raggiungi dei traguardi nuovi con lo sport ti senti una semidivinità: otto vasche senza fermarmi! Quattro chilometri senza rallentare! Tre plank da un minuto senza perdere l’uso delle braccia! E torni a casa con quello sguardo stralunato e pazzo che solo gli attori di serie tv Dexter e How to get away with murder saprebbero interpretare. Gli altri - i senzasport - ti guardano come un marziano o qualcuno da cui stare molto molto lontano. Tu continui a provarci e tornare a casa felice, con tutte le tue prime volte.

 


SHOOT THE RUNNER

di Donata Columbro

Giornalista e consulente digitale con una missione: aiutare le storie a incontrare i lettori. Scrive di Africa e attivismo digitale su Internazionale, Wired Italia, Vita.it. Corre per godersi Roma quando non c'è nessuno per strada e lo racconta spesso su Snapchat (@dontyna).

 

L'oroscopo beauty: scopri il rossetto adatto al tuo segno zodiacale!

Io amo i rossetti. I rossetti sono l’apostrofo rosso e matt fra le parole Non ho voglia di mettermi l’ombretto e Il fondotinta mi ha stufato. Bastano da soli a ravvivare il viso e si possono ritoccare ovunque. Oggi, solo per le Riccio Lovers, io e Diana Nuzzo vi suggeriamo il lipstick perfetto per ogni segno.

Di Diana sappiamo che è un’ingegnere ma che non si nota troppo. Quando le chiedono come riesce a conciliare la logica degli studi con i segni zodiacali risponde: Facile, io sono dei Gemelli! Di me sapete già tutto e sì, sono del Toro.

Buona lettura!

ARIETE Ama essere la prima in tutto, è l’esploratrice che va dove gli altri ancora non sono andati. Onesta e diretta fino al punto di essere brusca, è coraggiosa e intraprendente, ma raramente riflette prima di agire. Il suo rossetto ideale è rosso, a lunga durata e che non lascia tracce: il liquid lipstick in Strawberry di Anastasia Beverly Hills.

TORO Calma, riflessiva, ama i ritmi naturali, la lentezza e contaminare le cose il meno possibile. Ama il lusso, l’arte e il bello, anche fine a sé stesso. Ha grande pazienza e bisogno di fare le cose con i suoi tempi. Il suo rossetto ideale ha un packaging lussuoso: perfetto il Rouge G de Guerlain nel colore Garconne.

GEMELLI Divertente, mutevole, ama parlare, scrivere, intrattenere con leggerezza. Inizia dieci libri e non ne finisce nessuno. Fa lo stesso con trucchi e vestiti. Si annoia facilmente e vuole sperimentare novità. Il suo rossetto ideale è un lipgloss, colorato e sfaccettato che può miscelare o cambiare con semplicità: il Nars Lipgloss in Easy lover è perfetto.

CANCRO Timida, introversa ed emotiva, ama ciò che casalingo, familiare. L’umore è mutevole e spesso lunatico, tendente a fare sogni o a comunque a crederci molto. Sa accudire e fare sentire “a casa” quelli della sua cerchia di affetti. Il Rouge Dior Baume in Spring dona brillantezza e colore ma al tempo stesso nutre le labbra per attirare l’attenzione con discrezione.

LEONE La regina dello zodiaco e che nessuno provi a dire il contrario. Solare, ambiziosa, sa lavorare sodo per ottenere ciò che vuole. Ama sentirsi la migliore e fare ingressi trionfali adornata di abiti vistosi e gioielli. Il suo rossetto ideale è il prezioso Rouge Volupté di YSL in Rouge Muse: colore caldo e brillante e astuccio da vera diva.

VERGINE Caparbia, persistente, sofisticata, di carattere riservato e capace di conversazioni di alto livello. Ama essere precisa e avere il controllo della situazione. Salutista ed amante dell’ecologia, preferisce prodotti naturali e semplici. Il suo rossetto ideale è un classico intramontabile, il Russian Red di MAC: tenuta estrema, versione matt, è una garanzia.

BILANCIA A suo agio nel lusso è dotata di eleganza ed è estremamente attenta alla forma e ai convenevoli. Dotata di gusto estetico, ama l’armonia, odia litigi e contrasti e soprattutto odia fare brutta figura in pubblico. Un’unica parola, Rouge Allure di Chanel: effetto seconda pelle, elegantissimo in Seduisante, fondente.

SCORPIONE Passionale e incapace di mezze misure, dotata di grande astuzia e ambizione per raggiungere i propri obiettivi. Imperscrutabile e misteriosa agli occhi altrui, sa captare e intuire le mosse degli altri in anticipo. Nero, borchiato, a effetto tatuaggio: lo Studded Lipstick di Kat Von D in Bachelorette vestirà le sue labbra nel modo giusto.

SAGITTARIO Ottimista, entusiasta e iperattiva, parla spesso prima di ragionare, ma lo fa con grande onestà. Ha uno spirito avventuroso, ama stare in compagnia, conoscere altre culture, altri paesi e viaggiare. Il Passion Duo gloss Fusion di Dolce e Gabbana in Incognito  è il suo: contiene un’anima morbida che arricchisce il colore e rende le labbra come un frutto polposo, esotico.

CAPRICORNO Tenace, perseverante, sempre piena di risorse personali e materiali. Agisce da sola e non accetta di avere superiori a sé o capi. Vive nel qui e ora, ama la solidità e le cose che possono durare nel tempo. Il Pure Color Envy di Estee Lauder in Insolent Plum ha una texture ricca, un colore potente che regala suggestioni e ha una tenuta perfetta da mattina a sera.

ACQUARIO Brillante, originale, anticonformista e un po’ hippie. Proiettata verso il futuro e sempre in anticipo sui tempi fino al punto di non essere spesso capita. Idealista fino all’estremo, senza compromessi. Per lei un rossetto pieno di fiori: i Kailijumei cambiano colore a seconda della temperatura delle labbra e sono un piccolo gioiellino pratico da usare e portare sempre in borsetta.

PESCI La più sognatrice di tutti, introversa, romantica, la sirena dello zodiaco guidata quasi esclusivamente dalle sue emozioni. Altruista, creativa e dotata di grandi doti artistiche, ama allontanarsi dalla realtà e creare un mondo immaginario tutto suo. Labbra metalliche e seducenti: il Velvetines Liquid Lipstick metallic di Lime Crime in Posh è il colore perfetto per giocare alla regina della galassia.

Leggere ti fa bella: donaci un libro con Davines!

I libri da sempre sono parte integrante di RiccioCapriccio e i motivi sono semplici quanto speciali. Le nostre clienti sono lettrici forti: in salone mettiamo a loro disposizione una piccola biblioteca che ogni giorno si arricchisce di nuovi volumi. Da anni sul nostro sito e sui nostri social condividiamo le letture che ci hanno colpito, interessato, formato.

 

Abitualmente organizziamo presentazioni di libri alle quali partecipate tutti con molto entusiasmo. Per questo appoggiamo la campagna di DavinesLeggere ti fa bella”, valida dal 7 all'11 di novembre: donateci un libro, condividete con noi la vostra passione per la lettura: avrete subito 15 euro di sconto sul servizio colore o sull’acquisto di due prodotti del marchio che abbiamo scelto per la sua qualità e per la sua visione. Farlo è semplicissimo; basta scaricare il coupon che trovate qui

 

“Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso.” - Marcel Proust -

 

Il Club delle Impedite: My ponytail is better than yours!

Ieri sera, come ogni ultimo giovedì del mese, è ripartita alla grande la nuova stagione del Club delle Impedite, l’imperdibile appuntamento per tutte le donne che si chiedono: E mo’ come li faccio ‘sti capelli? Mattatrice della serata la nostra Claudia D’Angelo che ci ha svelato il suo grande buon proposito dell’anno: iscriversi in palestra!

Fra risate e brindisi abbiamo imparato a realizzare due code: una perfetta per l’attività sportiva, l’altra per quelle serate in cui nessuno può dirvi di no.

Dopo molti tentativi, molti elastici incastrati, cotonature abbestia e texturizzante come se non ci fosse un domani, è stata incoronata Reginetta delle Impedite Silvia!

Come sempre ringraziamo tutte voi che avete partecipato e vi siete lanciate nelle sfide senza timore e senza prendervi troppo sul serio, Claudia la nostra guru senza la quale non sapremmo come affrontare i grandi dilemmi quotidiani e il nostro staff sempre presente e attento.

Il prossimo appuntamento è per il 24 novembre, sempre alle 19, in cui proveremo a cimentarci con le acconciature adatte a festeggiare il Natale e il Capodanno, sperando di portarci a casa non solo la corona di Impedita ma anche il bacio sotto il vischio di quello che ci piace un sacco.

 

Stay hungry, stay Impedita!

 

 

Good American e Kyle Cosmetics alla conquista del mondo.

Se siete persone degne di camminare questa terra, sapete indubbiamente che il clan Kardashian-Jenner sta lentamente, ma inesorabilmente, conquistando il mondo.

Facendo finta che la tragedy avvenuta a Kim due settimane fa non ci tocchi nel profondo (non la vediamo sui social da allora, se non si palesa a breve faccio un macello), questi ultimi giorni sono stati molto importanti per la nostra amichetta Khloè e per quella stupida di Kylie.

La prima proprio ieri ha lanciato nel mercato la sua marca di jeans, la Good American, dalla taglia 0 alla 24, perché sì. Lei che prima era un po’ cicciotta (e pare che Trump nel 2009 l’abbia cacciata da The Apprentice proprio per quello. Come se non avessimo già abbastanza motivi per disprezzarlo) e che ora si sfonda di palestra ma ha comunque un fondoschiena delicatissimo, ne sa a tranci dei dramah nel trovare dei jeans se sei formosa (NON curvy, quello è un termine orribile che nessuno dovrebbe usare mai).

Se vi va di fare un giro sul sito e piangere sul conto corrente, fatelo, ma il più economico costa 135$ e allora ciao Khloè ciao.

Kylie, piccola imprenditrice che non è altro, sta per lanciare la sua Burgundy palette con colori sobri ed eleganti come solo lei sa fare, a due settimane di distanza dai nuovi altrettanto sobri lipkit. Questa ventenne sta costruendo un impero e noi qua, a chiederci perché lei sì e noi no.

Tra l’altro, solo grazie allo shipping a 5$, ho finalmente tra le mani il mio lipkit.

Posie K, che era in pratica l’unico mettibile e non sold out. Raga io vi giuro non ci credevo mai ma è FAVOLOSO. Non se ne va nemmeno con litri di acqua micellare. Tiene come se non ci fosse un domani e soprattutto arriva in una scatola adorabilmente tamarra con dentro un cartoncino su cui c’è scritto quanto Kylie ci ringrazi per aver comprato le sue cosine, quanto si sia divertita a farlo e quanto spera che ce lo godremo tanto, sto lipkit, perché lei ci ha messo il cuore e l’anima.

Kylie, Khloè, insegnateci a vivere, vi prego.

 

Presentazione del romanzo Le lupe di Flavia Perina, ecco com'è andata

Ieri sera da RiccioCapriccio si è tenuta la presentazione del romanzo Le lupe di Flavia Perina, edito da Baldini e Castoldi. Con lei anche la psicoterapeuta Costanza Jesurum che ci ha aiutati a spiegare meglio tutte le dinamiche umane dei personaggi che si dipanano lungo la trama.

Abbiamo parlato di Flaminia, la protagonista, una madre che si scontra con la più terribile delle sorti: quella di perdere un figlio in circostanze tragiche e poco chiare. Sarà il sentimento di vendetta che la coglie a portarci ad un finale che lascia senza fiato. “Scrivere di vendetta è stato quasi naturale. D’altronde il mio libro preferito di sempre è Il conte di Montecristo di Dumas”.

Sembra sia difficile accettare che una donna possa provare qualcosa di cattivo; pensiamo sempre ad un femminile che si lascia schiacciare dalla sofferenza, che rimane inerme di fronte ad un evento così catastrofico.

E’ anche questo il motivo per cui la scrittura di Flavia è asciutta, tagliente.

Ci ha confessato che la sua difficoltà più grande è stata proprio quella di scrivere un romanzo che non si trasformasse in un’inchiesta giornalistica ma che scorresse in modo veloce, pulito. Di grande ricchezza sono i rapporti di amicizia di vecchia data che intercorrono nel romanzo: si parla di donne che non si sottraggono, di donne che sentono forte dentro di loro il senso di ingiustizia, vissuto in gioventù sotto altre forme ma che torna prepotente quando si tratta di aiutare qualcuno.

Ve ne consigliamo la lettura e cogliamo l’occasione per ringraziare coloro che hanno partecipato, Flavia e Costanza e tutti voi che sostenete sempre le nostre iniziative.

 

 

Girls sta finendo: riusciremo a superarla?

Nel 2012 è successa una cosa molto bella: Judd Apatow ha deciso di produrre Girls, una serie BELLISSIMA scritta da Lena DunhamSettimana scorsa sono ufficialmente finite le riprese di quella che sarà la quinta e forever ultima stagione. Lena, che è una bella persona, ha condiviso su instagram pensieri struggenti sull'addio alla sua creatura. Io ho pianto molto, molti hanno pianto altrettanto. E sembra giusto ricordare, nonostante ancora il finale di serie non sia andato in onda, quanto stile e quanta bellezza questa stupida trentenne newyorkese abbia saputo regalarci.

Jemima Kirke, sua amichetta dal liceo e donna di una bonaggine rara, oltre ad essere Jessa, un personaggio adorabilmente complesso, è anche una vera e propria icona di stile ad minchiam. SOLO LEI può permettersi le jumpsuits, i vestitoni lunghissimi, i cappelli e le sciarpe che indossa nella serie e che fanno mettere in discussione l'orientamento sessuale di moltissime donne. Affascinante come lei, nessuno mai.

Allison Williams, bella ma freddina come poche, in quanto a stile non ha mai sfornato particolari perle (tranne la svolta boho che ancora oggi tento di rimuovere) ma in compenso vi prego guardate i post di Lena sull'ultimo giorno di riprese e piangete insieme a me per quelle faccine distrutte.

Zosia Mamet, per lei solo applausi. E' passata da disagiata con i vestiti e le acconciature che manco una koreana che sta a ròta per Hello Kitty ad un donnino di tutto rispetto vestita bene ed elegante e con la classica pettinatura di tutte le attrici di tutte le serie tv americane.

Di Hannah/Lena già se ne parlò e adesso, alla fine di questi 5 anni in cui una ragazza ci ha insegnato che in tv ci possiamo andare anche noi, ma proprio noi-noi, possiamo solo urlarle addosso GRAZIE LENA, SEI MEJO TE, TORNAH!

World Style Contest Italia: Alessandra Pucci è la vincitrice!

Il 2 e il 3 ottobre, a Bologna, si è tenuto il World Style Contest Italia, la manifestazione organizzata da Davines che permette a tutti i parrucchieri che utilizzano il marchio di proporre una creazione di colore e styling che esprima al meglio la loro professionalità e creatività.

La nostra Alessandra Pucci era una dei sei finalisti che si è portata a casa la vittoria!

Le abbiamo chiesto di raccontarci com’è andata, ecco qui le sue impressioni (e un po’ di backstage).

“E’ cominciato tutto quando ho incontrato Sophia. Ero in macchina con Franco e lei ha attraversato la strada lungo le strisce davanti a noi. Sono scesa di corsa, dovevo assolutamente conoscerla! La sua bellezza così fuori dagli schemi mi ha colpita e l’ho invitata a venire al salone perché desideravo lavorare sui suoi capelli. Lei non ha accettato subito ma alla fine sono riuscita nel mio intento. Mentre le tagliavo i capelli, tantissime immagini mi sono venute alla mente ed ho capito che sarebbe stata la modella giusta da portare al contest. Ho lavorato ad un moodboard e l’ho intitolato No Border. Questo racchiude in sé il mio concetto di bellezza: qualcosa che ti trasmette totale emozione, che è imperfetta, che non si lascia ingabbiare in nessun recinto, che non è antica né moderna, è personale, unica e irripetibile. Il contest è stato un turbinio di emozioni. Il giorno precedente tutti noi finalisti abbiamo lavorato sulle modelle, studiando il mix di colori, l’abbigliamento, lo styling, il trucco. La squadra di Davines è stata davvero impareggiabile: tutti si sono prodigati per permetterci di lavorare al meglio, senza stress. E’ stato molto piacevole e creativo parlare con i miei colleghi, scambiare idee e sensazioni. Per il trucco di Sophie, Apollonia Tolo, a capo del gruppo dei make up artist si è rivelata provvidenziale: ha compreso subito il concetto che volevo esprimere e ha realizzato una vera opera d’arte. Le ore sul palco sono andate via veloci, la voce mi tremava un po’ ma ero felice di essere lì, di avere ancora una volta grazie a Davines, l’opportunità di crescere come professionista. Dopo l’annuncio ho sentito solo applausi e le voci di Barbara, Laura e Franco, parte della mia squadra, che erano lì per sostenermi. E’ stata un’emozione grandissima vincere il premio come Best Cut e poi come Best Stylist! Ho avuto anche la fortuna di conoscere il grande Marco Zanardi, fondatore di Orea Malià, che seguo da quando ho cominciato questo lavoro e che trovo sia di grande ispirazione per chi fa questo mestiere.

Partecipare al contest mi ha fatto entrare in una sorta di onda creativa e spero che l’anno prossimo anche i miei ragazzi possano parteciparvi.

Sono felice che Davines, come poche aziende in Italia, punti sempre all’eccellenza e premi la dedizione, l’impegno e la passione che tantissimi parrucchieri impiegano ogni giorno nei loro saloni. Vorrei ringraziare le persone che hanno reso possibile tutto questo: Franco, che mi è sempre vicino, Sophie che mi ha lasciata libera di creare, Alessandra Di Pietro per i suoi consigli, la squadra dei miei ragazzi che mi ispirano, Sophia B per gli abiti, Federico Massimiliano Mozzano per le foto, mia sorella Vilma che mi sostiene come poche al mondo sanno fare, Tamara Viola per i social e tutte le amiche e gli amici che ogni giorno mi supportano e mi sopportano. E grazie a tutti i clienti di RiccioCapriccio che ogni giorno ci scelgono per la loro bellezza.”

Che dire? E’ un mondo difficile, è vita incerta ma quando si porta a casa una vittoria così la felicità è a pacchi!

 

Mani marker: un evidenziatore-smalto per la vittoria!

Dite la verità: anche voi sui banchi di scuola avete usato l’evidenziatore fluo per colorarvi le unghie! Lo abbiamo fatto tutte, con risultati piuttosto discutibili.

Chi avrebbe mai detto che con quel gesto avremmo precorso i tempi?

La Ciaté London, già creatrice dello smalto caviar, si è inventata il Mani Marker.

Si tratta di un vero e proprio smalto-evidenziatore che rivoluziona completamente la stesura e la gestualità alla quale siamo abituate.

Si impugna come un pennarello, ha la punta larga e angolata ed è perfetto per evitare sbavature e piccole imperfezioni. Usarlo è un gioco da ragazze: è sufficiente agitarlo a tappo chiuso e spingere leggermente lungo il corpo dell’evidenziatore fino a quando la punta non si sarà colorata del tutto. Basta premere con delicatezza sull’unghia per ottenere una nuance piena e corposa, effetto lacca. L’asciugatura è veloce.

Quello che lo rende fantastico è il suo pigmento opaco, studiato appositamente per non lasciare segni sulla pelle. Niente sbaffi, niente errori, niente cuticole imbrattate, niente mosse di karatè per ripulirsi le dita: una specie di sogno ad occhi aperti.

È disponibile in una grande varietà di colori, dal rosso classico fino alle tonalità più scure come il blu cobalto. Per acquistarlo basta cliccare qui, solo dodici sterline vi separano dal vostro evidenziatore magico, ma attenzione: è quasi sempre sold out! Tenetelo d’occhio.

Se lo smalto spray non mi aveva mai convinta del tutto, questo mi ha rubato il cuore.

Sul profilo instagram del marchio trovate anche i video per l’applicazione, io ho scelto questo che mi sembra a prova di Impedita.

Non abbiamo più scuse ormai, unghie laccate per tutte!

 

Il segreto per avere capelli lunghi e sani? Tagliarli!

Siete ragazze ambiziose: avete deciso che una delle vostre mire espansionistiche dell’anno è quella di ottenere una chioma lunga e soffice in stile Beyoncé. Come fare?

Ecco alcune regole da seguire.

Tagliare

Incredibile ma vero: tagliare i capelli li aiuta a crescere più sani. E’ buona norma eliminarne un centimetro e mezzo almeno ogni tre mesi. In questo modo non avrete punte sfibrate, secche o svolazzanti e il taglio, sempre fresco anche se semplice (un long bob tutto pari, ad esempio), vi farà apparire sempre in ordine anche con una veloce asciugatura.

Idratare

La scarsa idratazione è la nemica numero uno dei capelli sani: assicuratevi di utilizzare uno shampoo e un conditioner che rivitalizzino la vostra chioma e le diano corpo e morbidezza. Noi consigliamo sempre la linea Melu di Davines che contiene olio di mandorle dolci e lenticchie di Villalba, altamente nutrienti.

Asciugare

Dite addio a phon dal getto troppo aggressivo e a piastre ereditate dalla prozia Astolfa sopravvissuta alle spalline degli anni ‘80: scegliete prodotti che rendano l’asciugatura e lo styling un piacere. Per definire le lunghezze la piastra Cloud Nine è perfetta: le sue lamelle in ceramica si scaldano con un tocco e il sistema Dual temperature control sceglie la temperatura giusta per i tuoi capelli, senza danneggiarli e lasciandoli lucenti. Noi non possiamo più farne a meno!

Pettinare

Pettinare dolcemente è un atto d’amore dovuto verso i nostri capelli: la Tangle Teezer resta la nostra preferita perché scioglie i nodi, non spezza i fusti e non vi fa piangere nemmeno un po’. E poi, quanto è carina?!?

Legare

Elastici con protezioni in alluminio o troppo stretti contribuiscono all’indebolimento dei capelli. Usate sempre elastici in stoffa oppure gli Invisibobble che non li spezzano e tengono perfettamente lo chignon.

Segnato tutto? Ci aspettiamo almeno una menzione nel vostro discorso di premiazione quando sarete elette Miss Capelli Fluenti dell’anno!

Orange is the new black: una quarta stagione un sacco hardcore.

Sono ormai 3 anni che Netflix ci sollazza con gli episodi di Orange is the new black. Quest’anno la serie che racconta la vita in carcere di un peculiare gruppo di donne è arrivata alla quarta stagione e oh, il mood è cambiato TANTISSIMO. Siamo infatti di fronte ad un cambio di rotta incredibbole amigi

“Na cifra dark” potrebbe essere la recensione più breve e puntuale da fare, forse. Diciamo però che le nostre eroine marce con la divisa arancione si stanno un sacco facendo prendere la mano dall’ambiente orribile che le circonda e stanno diventando cattivissime. Come sempre, ogni nuova arrivata ha la tuta color beigiolino-morte d’ordinanza e deve tentare di sopravvivere in mezzo ad assassine, narcotrafficanti, rapinatrici o più semplicemente psicopatiche. Se in carcere tutte le donne sono vestite forzatamente uguali, però, è grazie ai flashback che vediamo le protagoniste nella loro dimensione originale e ci possiamo godere gli outfit improbabili di alcune di loro. Indimenticabile è la mise di Pennsatucky, meth head matta, quando stagioni or sono abbiamo scoperto come era finita in galera inspiegabilmente non per i capelli mezzi biondi e mezzi castani ma facendo una strage in una clinica abortista perché le avevano vietato di abortire per la centosettantesima volta. You go girl! E Maritza, la bonissima con artist, ci delizia nel suo flashback con fascianti tubini delicati e orecchini tondi grandi come una vera latina del ghetto. Niente a che vedere con i look castigati e noiosi di Piper, ei fu protagonista ormai relegata a mero personaggio secondario, addirittura sotto, per livello d’importanza, ad Alex e i suoi occhiali meravigliosi.

Un girl power che veramente levatevi tutti, comunque.