Sex & The City. Il surplus del kitch e del tamarro

Sì sì siam sempre là, la fine degli anni '90 ci han regalato tante ma tante gioie e blablabla.

Oltre a Friends, oltre a DC (nope, non Democrazia Cristiana, Dawson's Creek), oltre a Buffy, c'è stata una serie tv che è diventata la bibbia delle ragazze che scrivono “ihihihi” quando ridono (per voi, nessuna pietà), di quelle che condividono le frasi stupide su Facebook e che hanno magliette con mantra tipo “Meglio morta sui tacchi che viva in ballerine” (che comunque oh, è vero).

Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha vivevano a New York, amavano uomini per lo più erratissimi, si ubriacavano, si volevano molto bene e, soprattutto, si vestivano COLORATISSIME.

Ispirato al libro che ha ispirato la serie, c'era l'impatto visivo che aiutava un sacco la narrazione. I vestiti erano infatti una sorta di personaggio secondario molto ma molto invadente, esattamente come New York.

I vestiti erano parte talmente fondamentale della serie che intere puntate si basavano sulla scelta delle scarpe giuste, su feticisti dei piedi, sull'outfit perfetto per l'appuntamento, su sandali che si sporcavano di LIQUIDO AMNIOTICO quando l'amica stava per partorire (?) e vere e proprie storie d'amore con borse e vestitini. Cose incredibili ma che han spianato la strada per serie tv come Gossip Girl in cui la costumista prendeva davvero ma davvero tanti soldi.

Perché tra tutto quello che Carrie e le amichette sue ci hanno insegnato, è che un paio di scarpe DAVVERO ti possono svoltare la vita. E lo so, è una frase da Cessa, ma questo ci ha lasciato in eredità la serialità di quegli anni, che tocca fare?

E il filone “ODDIO I VESTITI SONO IMPORTANTISSIMI PER I FILM LE SERIE TV LA VITA” è andato avanti, confermandosi, quando nel film di Sex & the City l'abito da sposa di Carrie l'ha disegnato Vivienne Westwood. Do you know Vivienne?


IO VERAMENTE LA FAVOLOSITA'
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di Francesca Giorgetti

29 anni, ultimamente romana ma pratese per sempre. Appassionata a livelli patologici di serie tv e Maria De Filippi. Lavora in tv e scrive di serie anche su Io Veramente Guarda.

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