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Progetto Quasi: la seconda vita dei cani acciaccati

Tutto è iniziato con Quasi, una cana (indubbiamente più carino di cagna) con una miriade di problemi alla spina dorsale che le hanno dato una forma piuttosto particolare, tozza, corta e senza collo semovente. Il nome è “sindrome del cane babbuino a spina corta” e in effetti cosa c'è di più adorabile di cane-scimmia seppur dalle fattezze esclusive?

Quasi è stata abbandonata e poi mezza adottata e poi abbandonata e poi adottata di nuovo e infine ha fatto scintillare nella mente di Fabiana Rosa l'idea di Progetto Quasi, un'associazione per la cura e l'adozioni di cani e gatti, soprattutto se malandati, anziani e in generale messi piuttosto male.

E più sono acciaccati più cresce in Fabiana e nelle volontarie (praticamente tutte donne) amore e, ancor più, sarcasmo verso i canidi dalla vita sventurata, che vengono descritti con la maestria dello sbeffeggio appassionato e senza il birignao del pietismo facile.

Ogni cane ha un nome ispirato al suo status disagiato: ci sono Cialis, “cariatide cardiopatica” di 20 anni, Swiffer, che ha “raccolto solo polvere, fame e immondizia”, Emoglobino, uno splendido gatto bianco e anemico, Il Vetusto, Gengiva, uno dei tanti cani sdentati, il sordo e artritico Leopardi e così via con Virna Lisi, Padre Polo, Tremors, Rita Levi.

Ci sono molti modi per sostenere Progetto Quasi: dall'acquisto di croccantini a quello delle magliette, ma soprattutto l'adozione diretta di un Quasino, un piccolo tenero mezzo distrutto animale.


YOU GO, GIRL!
DONNE CHE LAVORANO, TALENTI EMERGENTI E ALTRE ECCELLENZE GEN(D)ERICHE

di Antonia Caruso

Antonia scrive col pensiero, coi gatti e coi capelli. In genere su Ericosìcarina | Gender e antigender ma anche da altre parti.

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