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Festival Inquiete: una festa mobile al Pigneto

E’ stato un successo strepitoso la prima edizione di Inquiete, il festival di scrittrici che si è tenuto a Roma, nei luoghi del Pigneto, dal 22 al 24 settembre.

Nato dall'idea di Barbara Leda Kenny, Viola Lo Moro, Francesca Mancini, Barbara Piccolo e Maddalena Vianello realizzato attraverso l’Associazione MIA. si è proposto di essere uno spazio per ridisegnare il ruolo delle donne nella letteratura.

Quando ci siamo imbattuti nel video di presentazione per la raccolta fondi a sostegno di questa iniziativa, abbiamo subito voluto farne parte, proponendoci come sponsor.

Per tre giorni l’isola pedonale del Pigneto, la biblioteca Goffredo Mameli, la libreria Tuba Bazar, il ristorante Infernotto e lo spazio culturale Fivizzano27 si sono trasformati in una festa mobile: centinaia di persone di tutte le età si sono incontrate, hanno partecipato attivamente agli eventi, hanno letto e comprato libri, chiacchierato, bevuto, mangiato, giocato, insieme.

Sono state straordinarie le ragazze di Inquiete, le ragazze di Tuba Bazar, che hanno delineato una scaletta di eventi al ritmo giusto, che sono riuscite a dare spazio a mille argomenti, come l’incontro con Alessandra Di Pietro e Igiaba Scego sugli stereotipi della bellezza con una platea attentissima e curiosa; come i laboratori dedicati ai bambini, gli attacchi poetici, le parole di scrittrici grandissime.

E’ stato bellissimo: non vediamo l’ora di rifarlo!

Ringraziamo le ragazze di Tuba per questa possibilità, Alessandra Di Pietro, giornalista, scrittrice e amica preziosa di Riccio, Igiaba Scego e tutte le persone che hanno partecipato, che hanno appuntato sulla loro giacca la nostra spilletta, che hanno arricchito queste giornate.

Al prossimo anno!

Ph. Maila Iacovelli, Maria Cafagna, Chiara Pasqualini

Morning Gloryville a Roma

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Un risveglio pieno di energia questa mattina all'Angelo Mai: il primo Morning Gloryville, un rave mattutino per cominciare bene la giornata!Dalle 06.30 alle 10.30 potrete ballare, fare yoga, bere succhi bio e iniziare il giorno sprigionando energie positive.

Vi state chiedendo com'è, se vale la pena fare una levataccia? Sì, ve lo possiamo assicurare! RiccioCapriccio stamattina è andato in missione per voi. La cosa più bella è vedere quanto sia variegato il mondo che gira intorno a questo evento: donne di tutte le età, bambini, ragazzi: tutti uniti in questa danza del risveglio che ci fa sorridere di più. Prossimo appuntamento il 24 giugno: ci sarete? Noi di certo, perchè è vero: Groove is in the heart.

Cambio stagione, il Mercatino dell'usato

Vi svegliate al mattino, aprite l'armadio e pensate: "Non ho niente da mettermi?"Questa è l'occasione giusta per dare una rinfrescata al vostro guardaroba.

Sabato 25 e domenica 26 Ottobre in via di San Damaso, 34 c'è Cambio Stagione, il Mercatino dell'usato con pezzi unici e prezzi anticrisi! Sabato dalle 15 alle 20 e domenica dalle 11 alle 20 potrete fare shopping con le amiche, bere un drink e ascoltare buona musica: il modo migliore per trascorrere questo freddo e luminoso weekend.

Buon divertimento!

Redo: la moda è un ingranaggio collettivo

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Ognuna di noi nasconde dei segreti.Piccoli, grandi, silenziosi, serpeggiano nelle nostre vite e facciamo di tutto per tenerli lì, al sicuro. Parliamo di quegli scheletri che tenete nell'armadio o nel cassetto: quegli abiti che non indossate più perché la zip si è rotta, i pantaloni che sono troppo lunghi a cui non sapete fare l'orlo, le camicie con i bottoni spuntati che se le vedesse vostra madre smetterebbe di parlarvi. La soluzione? Un corso Do It Yourself di Redo, ovviamente! Redo Factory è l’esperienza di 5 giovani donne Simona, Alma, Martina, Alina e Angela con la passione per una moda etica, sostenibile e collettiva. Con lo sguardo sempre proiettato in avanti alla scoperta di nuove tecnologie puntano al recupero di antichi saperi sartoriali unendoli al rispetto dell’ambiente. L’impiego di materiali di recupero, l’attenzione alla filiera produttiva e la progettualità di prototipi unici e innovativi sono i punti di forza del collettivo che anima il laboratorio in Via Roberto de Nobili 15.Alla Garbatella vi aspetta quindi un laboratorio animato da stoffe, fili colorati, cartamodelli e libri, dove immergersi per trovare un abbigliamento originale e recuperare tempo per se stessi. Seguendo la filosofia della condivisione dei saperi ed il motto “la moda è un ingranaggio collettivo” organizziamo inoltre corsi, workshop, incontri, mostre ed eventi. Tre le lezioni, il 23 settembre, il 30 settembre, l'8 ottobre. Il costo dell'intero corso è di 50 euro materiali compresi e sarà tenuto da Alina, redoers sarta professionista. Ci sarà la possibilità di frequentarlo la mattina dalle 10,30 alle 12,30 oppure nel tardo pomeriggio in orario 18,30-20,30. Il corso è adatto a chi non ha mai utilizzato la macchina da cucire e vuole iniziare a modificare i propri abiti e sviluppare la propria capacità creativa.

Che aspettate? Per contattare Redo vi basterà cliccare qui.

#Instaboy e i matrimoni delle altre

Sabato sera sono andato al parco: no, non sono diventato di colpo un maniaco sessuale guardone ed esibizionista, una mia amica mi ha portato al Parco Nemorense, nel quartiere Trieste, dove per tutta l'estate c'è il Colour Park, una manifestazione gestita da giovani under 30 che offre ogni sera buona musica, arte e good drinks. Un posto davvero molto carino, un'atmosfera rilassante per combattere il caldo asfissiante di Roma nord e disintossicarsi dalla tamarreide diffusa che imperversa in tutta la capitale, senza però cadere nella tentazione radical-chic der Pigneto.

In quel luogo, due amici ci hanno annunciato le loro imminenti nozze per il prossimo anno. Una notizia meravigliosa che aspettavamo da un po':A) perché quei due ragazzi si amano per davvero e la loro felicità è la nostra, B) perché non vediamo l'ora di festeggiare e ridurci come Courtney Love negli anni '90 C) perché per l'orda di single del mio gruppo un matrimonio significa un'occasione irripetibile per rimorchiare.

Riportando il discorso ad un quadro sociologico e astratto, enucleiamo i motivi per cui noi single sfigati afflitti da zitellaggio-acuto-e- turbozoccolaggine-compulsiva andiamo ai matrimoni delle altre e sopportiamo la fatica insormontabile di un ennesima amica che si accasa prima di noi.

Ecco una lista di buoni motivi per andare al matrimonio di un'amica:

- Per rubare il marito alla sposa, - Per indossare abiti color lavanda, un colore inutilizzabile in altre occasioni mondane - Per sentirci, almeno una volta nella vita, Pippa Middlelton - Per sentirci, almeno una volta nella vita, Julia Roberts - Per vedere la nostra amica sposalizia con un'acconciatura floreale improbabile, con applicazione di piccoli banani e peperoncini in testa e boccoli alla Eleonora Brigliadori ad incorniciare il viso, - Per rivendicare falsamente la vostra emancipazione di donna autonoma che non ha bisogno di un uomo al suo fianco, anche se poi all'uomo sostituite il bourbon e il tavor, - Per rivendicare con orgoglio la nostra promiscuità sessuale agli occhi di un'altra ragazza che cade nella trappola della monogamia borghese e mainstream molto Cristina Parodi, - Per criticare e parlar male dell'acconciatura della sposa per il resto delle nostre vite, - Perché è da quando siete embrioni, anzi spermatozoi, che pianificate il vostro matrimonio ideal-tipico, - Per poter ballare single ladies come in Sex and the City 2, - Per sentirsi almeno una volta nella vita, Enzo Miccio, - Per vedere la sposa truccata come Anna Tatangelo, - Perchè amiamo Real Time e i suoi programmi sui wedding planner, - Per non dare a vedere che stiamo rosicando moltissimo, - Perchè il mio grosso grasso matrimonio gipsy è la nostra ragione da vita suprema, - Per limonare selvaggiamente sotto un tavolo un amico single o un cugino farfallone dello sposo, oppure per le più creative lo zio DILF della sposa, - Per sfoggiare acconciature impalcate che manco Renzo Piano avrebbe il coraggio di immaginare, - Perché con il calo dei matrimoni e l'assenza di politiche per la famiglia, bisogna celebrare la scelta di unirsi di due giovani precari, - Per immortalare l'outfit da meringa impazzita dell'amica impalmata, - Per rovinare la cerimonia con gaffe degne di Fantozzi, - Per avere un buon motivo per cui mettersi a dieta, - Per ubriacarsi come Whitney Houston durante una vacanza a Copacabana, - Per incontrare casualmente un ex di cui si sono perse le tracce nel 92, quando ancora si ascoltava Eros Ramazzotti e la cellulite era un problema delle altre, - Per assaporare l'ebbrezza di una cerimonia nuziale dato che morirete zitelle e gattare in un qualche sobborgo della periferia romana, - Per trovare un marito.