Occhio non vede, cuore non duole.

Cara Gaja, mi chiamo Giorgia, ti seguo su FB anche se non siamo amiche. Però mi fai tanto ridere. Volevo sottoporti questo problema: quando il mio compagno e io usciamo, lui si ferma spesso a guardare le altre donne. E non è che le guardi di sfuggita, le squadra, le scruta. Mi lascia persino la mano per osservarle meglio. Si gira e loro se ne accorgono. Pensa che umiliazione. Io gliel'ho detto in ogni modo, con le buone, con le cattive, piangendo, urlando, ma niente. Lui mi risponde impassibile che a guardare non si fa peccato. Eppure io non sono brutta. Che devo fare per questa cosa che mi fa soffrire? Scusa se non ho scritto proprio in un italiano perfetto ma è difficile spiegarmi bene. Grazie e baci Giorgia

Cara Giorgia, tesoro, hai fatto bene a scrivermi. Ho la soluzione adatta per te, strano che tu non ci abbia pensato prima. Ce l'hai un camino? Ebbene, se hai un camino, avrai anche un attizzatoio. Prima fase: rosola ben bene l'attizzatoio sulle fiamme dell'inferno. Seconda fase: pianta con mano ferma e sorriso sulle labbra l'attizzatoio in uno dei due occhi del tuo compagno [meglio se tutti e due], dicendogli "se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo", dimostrandogli che tra i due sei tu quella che a colazione se magna pane e Bibbia. Vedrai che il problema si risolverà in quattro e quattr'otto. Tutto chiaro? Buona fortuna, cara.

p.s. In alternativa, se tu dovessi - per mera sfortuna - essere una donna pavida, refrattaria alla vendetta, potresti ricorrere al piano B: rovesciargli addosso un secchio colmo di escrementi e mollarlo per sempre a sguazzare nella merda, sua e altrui. In bocca al lupo e crepi il cacciatore.

Gaja