maternità surrogata

La domanda del mese: la vincitrice #fasentirelavoce

La vincitrice della nostra domanda del mese di aprile è stata Giulia Gabriele, la cui risposta al quesito "Cosa ne pensi della maternità surrogata?" è:

 

"Cara Giulia,

cosa penso della maternità surrogata non so se lo so. E spero che nessuno creda di saperlo davvero (o, per carità, di poter ridurre la questione al gioco del giusto o sbagliato) ma si ponga piuttosto molte domande.
Io ad esempio mi chiedo perché due genitori per sentirsi tali abbiano bisogno di vedere partorito per conto terze un bambino che replichi un pezzo del loro DNA.

Mi chiedo se la maternità surrogata più che rappresentare il diritto di una donna a gestire in autonomia il proprio corpo, destinandolo anche alla gestazione per conto terzi, non rappresenti invece la capacità d'acquisto dei futuri genitori. Se dunque il bambino non diventi un bene anziché essere una benedizione.
E mi chiedo pure se davanti alla vita, all'amore e alla libertà sia corretto farsi venire certi sospetti... Lo scopriremo un pochino il 7, immagino.

Complimenti per l'iniziativa, non è un tema che mi riguarda ma ci riguarda tutti."

 

Grazie a tutti per aver partecipato, continuate a seguirci per scoprire la prossima domanda del mese!

Maternità surrogata: come è andato il dibattito

Il dibattito di ieri sera su maternità surrogata, utero in affitto e adozioni si è rivelato una sorpresa piacevole per tutti noi. Il tema è caldo, tocca tutte/i, divide ma soprattutto unisce nel desiderio di conoscere. Nell'atmosfera accogliente di Riccio, tra luci soffuse e drink freschi da bere, la conversazione ha preso corpo grazie al mirabile lavoro di coordinazione di Alessandra Di Pietro e i dubbi posti da Giorgia Serughetti e Paola Tavella hanno mosso dubbi, critiche e spunti di riflessione vari e vastissimi. 

Chi usufruisce della maternità surrogata? Lo sfruttamento è una parabola necessaria o la surrogacy può essere normativizzata al fine di difendere le madri (tutte quelle coinvolte nel contesto)? Perché si parla molto più spesso dei diritti dei bambini, non ancora nati, piuttosto che di quelli delle donne adulte che ricorrono all'utero in affitto? Perché nella narrazione delle origini biologiche, la surrogacy deve essere vista solo come tabù? È giusto definire un bambino nato da maternità surrogata "comprato"?  È possibile riuscire a scindere la propria personale esperienza da quella che si vorrebbe divenisse la norma? Non è un malinteso enorme affiancare la maternità surrogata alla prostituzione?

Nella calda serata di ieri, si è cercato di dare risposte insieme a tutte queste domande e a molte altre. Rivelando pensieri contrastanti, audaci, e molte confidenze. 

Siamo felici del forum che abbiamo ospitato e ringraziamo per il loro prezioso contributo le speaker, il nostro staff ma soprattutto voi tutti che avete partecipato numerosi.

Grazie

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Maternità surrogata: che cosa accade oggi. Tra divieti, libero mercato e molti dubbi

Incontro aperto da RiccioCapriccio

Via di San Giovanni in Laterano, 142

7 aprile 2016, ore 18:30

 

Intervengono Paola Tavella, giornalista e scrittrice
Giorgia Serughetti, ricercatrice dell'Università Bicocca Milano

La maternità surrogata è al centro di un nodo etico che intreccia paure e dubbi legati a un modo inedito di venire al mondo, al desiderio di genitorialità, all’aprirsi di un mercato fiorente di materiale genetico e di pratiche di tecniche riproduttive. 

Al momento, essa è permessa, con regole più o meno restrittive, in una decina di Paesi tra cui California, India e Canada; in tutti gli altri è vietata, nella Comunità Europea è in corso uno scontro tra lobby favorevoli e contrarie;  dalla Francia una grande rete di femministe e lesbiche ne chiede la messa al bando in quanto moderna forma di schiavitù, altre invece discutono ipotesi di regolamentazione.

Anche se nessuno di noi è chiamato a prendere una decisione nel campo legislativo, è forte la necessità e il desiderio di sapere, confrontarsi con altri, avere risposte alle mille domande che la maternità surrogata pone: 

La libertà di poter disporre del proprio corpo e  partorire figli per altri è centrale oppure no in questo dibattito? Chi tutela il diritto del nascituro a conoscere la propria origine biologica? Liberalizzare le adozioni porterebbe a una diminuzione della richiesta di maternità surrogata e più in generale di tecniche di fecondazione assistita? Chi sono le persone che chiedono la maternità surrogata? Perché la narrazione della nascita per via biotecnica è ancora un tabùVietare la maternità surrogata è possibile? 

Ne discutiamo da RiccioCapriccio con due donne appassionate e competenti che ci aiuteranno a trovare risposte alle domande per creare la nostra personale e informata opinione sul tema.

Coordina domande, interventi e discussione Alessandra Di Pietro, giornalista.

Appuntamento dalle ore 18:30 alle 21:00, seguirà aperitivo green.

Per partecipare, prenotarsi per tempo scrivendo a:
giuliatrapuzzano@ricciocapriccio.com

 

Giorgia Serughetti, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Milano-Bicocca, ha pubblicato Uomini che pagano le donne (Ediesse), saggio sulla prostituzione, e partecipato con i suoi articoli ad altre autorevoli pubblicazioni.

Paola Tavella, giornalista e scrittrice, ha pubblicato romanzi e saggi tra cui Madri Selvagge. Contro la tecnorapina del corpo femminile (Einaudi) con Alessandra Di Pietro. Al momento scrive per Amica, Io donna, Pagina99, Huffington Post.

 Alessandra Di Pietro, giornalista, ha pubblicato tre libri tra cui Godete! (Add editore) e Madri Selvagge. Contro la tecnorapina del corpo femminile (Einaudi) con Paola Tavella. Scrive su Gioia! e LaStampa.it